Opening | Forme di libertà

Il parco di Villa Arbusto a Lacco Ameno ospita dal 25 giugno al 31 agosto l’esposizione Forme di Libertà dell’artista Felice Meo, che con i due progetti Volti d’Africa e Silhouette lancia un messaggio sociale che supera stereotipi e discriminazioni, nel segno di uno scambio culturale che affonda da sempre le radici nell’Isola di Ischia. In occasione dell’opening della mostra previsto il 25 giugno e dopo l’inaugurazione, seguirà il concerto di NeaCo' - Neapolitan Contamination, una versione contaminata ed originale della melodia classica partenopea. L' evento è voluto e promosso dalla Regione Campania con Scabec, nell’ambito di Campania by Night, in collaborazione con il Comune di Lacco Ameno e il Museo Archeologico di Pithecusae.

Programma
ore 19.30 inaugurazione della mostra
ore 21.00 Neaco' - Neapolitan Contamination in concerto

La partecipazione è gratuita fino ad esaurimento posti e la prenotazione obbligatoria:
museo@comunelaccoameno.it
Tel. 081 996103 (dal martedì alla domenica dalle ore 10.00 alle ore 12.00)

“Felice Meo (Casamicciola Terme, 20 agosto 1962) è un artista unico nel suo genere: le sue opere rispecchiano la sua creatività e il suo modo, particolare, di interpretare la realtà che lo circonda. Icone e simboli diventano, così il lasciapassare per un’arte che coniuga la fluidità del pensiero creativo con la solidità dei materiali utilizzati. Le particolari opere d’arte create dal riciclo raffigurano silhouette di donne fantastiche, donne reali e regali; omaggi resi immortali dall’arte e creati con metalli che vivono, così, una seconda vita. Un messaggio nel messaggio che coglie di sorpresa chi entra in contatto con il variegato mondo dell’arte che prende spunto dalla passione, dalla natura e dall’amore verso la vita.” Maria Funiciello

In Volti d’Africa l’artista, attraverso il sapiente lavoro del ferro, restituisce grazia e dignità a quelle donne africane provate dalle sofferenze e dalla violenza e ne esalta la loro femminilità nei volti, negli abiti, nei monili e nelle acconciature. Le Silhouette invece, sempre poste di spalle e quindi senza identità, si ispirano a un ricordo dell’artista legato ad una parata di Capodanno sugli Champs Elysées in cui ebbe piena percezione dell’ambiguità espressa da bellissime modelle transgender e lasciano allo spettatore la libera interpretazione sul sottile filo dell’ambiguità di genere.