Campania>Artecard
Mostra
Biglietto giornaliero
Una volta acquistato il biglietto d'ingresso di qualunque tipologia non è modificabile, annullabile o rimborsabile
Intero
€ 20.00
Ridotto
€ 2.00
per i cittadini tra i 18 e i 25 anni*:
*Il limite di età deve intendersi superato dal giorno successivo a quello del compimento del 25esimo anno d'età.
Speciale
€ 10.00
-titolari di Artecard (dopo aver esaurito gli ingressi gratuiti)
Gratuito
-Cittadini sotto i 18 anni della Comunità Europea ed extracomunitari.
-Personale docente italiano della scuola di ruolo o con contratto a termine dietro esibizione di idonea attestazione rilasciata dalle istituzioni scolastiche, che dimostri la docenza nell’anno in corso
“Didier Barra e l’immagine di Napoli nel primo Seicento”, a cura di Pierluigi Leone de Castris, è la mostra ospitata nella Certosa e Museo di San Martino, realizzata dalla Direzione regionale Musei nazionali Campania con il supporto della Direzione Generale Musei del Ministero della Cultura.
La mostra è allestita all’interno della sezione Immagini e memorie del Museo di San Martino, dedicata al racconto dello sviluppo urbano e della storia di Napoli attraverso documenti cartografici, immagini e reperti storici dal Quattrocento all’Ottocento e approfondisce il tema dell’immagine della città di Napoli agli inizi del Seicento, nota sia grazie ad alcune straordinarie cartografie ed incisioni – prima fra tutte quella assai rara di Alessandro Baratta (1627-29), conservata al Museo di San Martino – sia grazie a una serie di vedute dipinte su tela, che doverono costituire un “genere” a se stante, gradito alla committenza aristocratica e ben documentato all’interno dei palazzi e delle collezioni del tempo.
La gran parte di queste vedute dipinte di primo Seicento sono attribuibili alla bottega di due pittori lorenesi nativi della stessa città di Metz, amici tra loro e collaboratori, che le fonti e gli studi hanno da sempre però avuto difficoltà a distinguere l’uno dall’altro, François de Nomé e Didier Barra, uniti sotto un’unica etichetta e un unico problema critico, che Raffaello Causa significativamente definì nel 1956 “l’enigma Monsù Desiderio”.
Grazie alla migliore conoscenza che oggi abbiamo di questi due artisti attraverso le loro opere firmate, i documenti emersi negli ultimi decenni sull’uno e sull’altro, e alcuni nuovi dipinti sinora ignoti conservati presso musei, fondazioni e collezioni private, l’esposizione intende provare a sciogliere questo “enigma” restituendo a Didier Barra, attivo a Napoli tra il 1619 e il 1656, il ruolo di massimo specialista di questo genere di vedute e mettendo in luce la conoscenza reciproca e gli scambi intercorsi tra lui e i maggiori incisori e cartografi, tutti anch’essi forestieri e attivi in città nel corso dei primi decenni del Seicento. Allo stesso tempo la mostra mira a offrire un momento di conoscenza e di riflessione sulla topografia della città di Napoli nel Seicento, sul suo sviluppo urbanistico e sui quartieri, le strade, le chiese e i castelli che a quel tempo ne caratterizzavano l’aspetto di grande porto mediterraneo e di capitale del Viceregno spagnolo.
La mostra è visitabile con il pass campania>artecard.
La mostra è visitabile fino al 19 aprile 2025 ed è compresa nel biglietto ordinario di ingresso al Museo.
Reggia di Caserta
27/11 → 30/06
Campania>Artecard
Mostra
Museo Madre
19/12 → 19/05
Campania>Artecard
Mostra
Museo Archeologico Nazionale di Napoli
22/05 → 30/06
Campania>Artecard
Mostra
Gallerie d'Italia
25/10 → 02/03
Campania>Artecard
Mostra