I sorrentini ci sanno fare con il legno e con il mare. Il borgo di Marina Grande è animato dagli storici cantieri degli abilissimi mastri d’ascia. Sono gli eredi della costruzione del “gozzo” sorrentino. Un’imbarcazione larga al centro (questo spiega l’origine del nome) e più stretta a prua e poppa. Il gozzo sorrentino è simbolo universale di pregio ed eleganza nautica. La costruzioni delle navi più lussuose è ispirata a questa forma meravigliosa. Il gozzo tradizionale è in legno lavorato a mano, ma anche la vetroresina permette di creare dei piccoli gioielli. È l’imbarcazione perfetta per veleggiare, anche a motore, lungo la costa in direzione della vicinissima isola di Capri, di Punta Campanella. Oppure della meravigliosa Baia di Ieranto dove la vegetazione è tornata a fiorire dopo che per anni questo angolo di paradiso, oggi sottoposto a rigorosa protezione ambientale dal FAI e dalla Riserva Marina, era stato utilizzato per l’estrazione di materie prime destinate all’Italsider di Bagnoli.
Mentre i colpi d’ascia dei costruttori dei gozzi sono robusti e potenti, l’arte degli intarsiatori sorrentini è fatta di gesti delicatissimi e di attrezzi microscopici maneggiati con cura chirurgica. Vederli al lavoro lascia senza fiato. Sono completamente concentrati nella composizione. Sottilissime lamelle di legno pregiato abilmente sovrapposte ed intrecciate diventano quadri d’autore che impreziosiscono mobili, arredi, carillon, vassoi. I temi sono quelli ispirati dalla fantasia e dal territorio ricco di suggestioni artistiche e ambientali: composizioni floreali, episodi mitologici, evoluzioni geometriche, animali esotici, navi, paesaggi. L’intarsio sorrentino è una raffinata forma d’arte che nelle sue opere più importanti è al pari degli arazzi e degli affreschi. Non mancano naturalmente nelle botteghe e nei negozi del vivacissimo centro storico anche oggetti bellissimi ma decisamente più alla portata economica dei turisti che così possono portarsi a casa uno splendido ricordo della vacanze nella Terra delle Sirene.
Sono proprio gli intarsi storici sorrentini uno dei pezzi forti de Museo Correale di Terranovaistituito nel 1924 per volere del Conte Alfredo e di suo fratello Pompeo. Una elegante dimora settecentesca ospita 24 sale espositive che consentono al visitatore di apprezzare l’arte e la storia di questa terra a cominciare dalla ricca sezione archeologica. L’epoca pre romana e quella romana, sulla quale procedono importanti programmi di ricerca, ha lasciato un patrimonio importante che testimonianza quanto la penisola fosse apprezzata fin dall’antichità tra Marina di Puolo e Capo Sorrento. La Biblioteca del Museo Correale custodisce scritti di botanica, medicina, archeologie e splendide edizioni dell’opera di Torquato Tasso del quale Sorrento rivendica i natali ed al quale ha dedicato una statua nella piazza principale. La Sala degli specchi genera un affascinante gioco di luci, rimandi e moltiplicazioni come in un elegantissimo luna park. La pinacoteca affianca nature morte, pittori fiamminghi e firme d’autore della scuola napoletana con paesaggi e scene di vita d’eccezionale veridicità. Raffinatissima la collezione di porcellana proveniente da Sévres, Bow, Capodimonte. La visita si conclude, dopo una passeggiata nel giardino curatissimo catalogo di specie arboree e floreali, con l’incantevole visione del Golfo di Napoli dalla Terrazza Belvedere.
Mentre i natali di Torquato Tasso sono ancora oggetto di disputa storica acerimma, nessuno può permettersi di dubitare degli “gnocchi alla sorrentina”. Questo piatto di semplicissima bontà e figlio di questa terra. E poi partito alla scoperta del mondo e non c’è menù di ristorante che non li proponga. Naturalmente i più buoni si gustano a Sorrento nei tanti ristoranti del cuore antico della città. La ricetta è semplicissima. Gli gnocchi un attimo prima che finisca la cottura sono deposti in un tegamino di terracotta (“pignatiello”) ed accompagnati sono salsa di pomodoro, basilico e frammenti di treccia gustosissimo prodotto caseario che ricorda la treccia intrecciata di una sirena. Un rapido passaggio in forno affinchè si completi la cottura e tutti gli ingredienti siano perfettamente amalgamati. Vanno gustati roventi divertendosi a far filare il fiordilatte appena fuso. Ed a rendere la tavolata più allegra i limoni IGP di Sorrento che diventano mille cose: confetti irresistibili, delizia un pan di spagna farcito di crema al limone, limoncello un dolce distillato.
Anche i divi del cinema e della musica sono golosi estimatori delle prelibatezze sorrentine. È questa una terra ispirante per poeti, cantanti, attori. Torna a Surriento è conosciuta in tutto il mondo. Talvolta è stata persina confusa con l’inno nazionale. È stata composta dai fratelli Giovan Battista ed Ernesto De Curtis per una bella innamorata, ma un Sindaco fantasioso pensò bene di dedicarla al Presidente del Consiglio Giuseppe Zanardelli in visita a Sorrento. Tentava così di convincerlo ad aprire un ufficio postale in città.
“Caruso” di Lucio Dalla rende omaggio struggente al grande tenore Enrico Caruso “Qui dove il mare luccica e tira forte il vento. Su una vecchia terrazza Davanti al Golfo di Surriento”.
Il Chiostro di San Francesco, i Bagni della Regina Giovanna, la Villa Comunale di fronte al Vesuvio, il Sedile Dominova sono stati scelti come location per film di grande successo: Pane, amore e con Vittorio De Sica ed una prorompente Sophia Loren impegnata in un mambo italiano mozzafiato; Pierce Brosnan, agente 007, è stato il protagonista nel 2011 di Love is all you need una drammatica storia d’amore a lieto fine; risate a crepapelle con Totò nella versione cinematografica de Un Turco Napoletano di Eduardo Scarpetta.
09/08/2022
Musica
Visita guidata
Tour
13/05/2022
Tour
Museo
Visita guidata
04/05/2022
Cinema
18/02/2022
Storia
Tradizioni popolari
Festività