Redazione — 17/10/2023

Canta con Kant, il festival di musica e filosofia conquista Salerno

8000 spettatori hanno assistito a concerti e talk con accademici, giornalisti ed esperti in nuove tecnologie, tra cui Gino Castaldo, Umberto Curi, Domenico Iannacone, Pietro Del Soldà, Antonio Gnoli. Dal 12 al 15 ottobre, sul palco Carmen Consoli, Marina Rei, Daniele Silvestri, BigMama, La Maschera e il teatro contemporaneo. Coinvolti studenti da tutta la Campania

Un festival serio e leggero, autoironico come suggerisce il titolo, che ha saputo conquistare un pubblico composto da almeno tre generazioni di appassionati di musica e filosofia. Canta con Kant. Dialoghi, suoni, visioni ha animato dal 12 al 15 ottobre il Parco urbano dell’Irno e il Teatro “Antonio Ghirelli” di Salerno.

5000 presenze ai concerti di Carmen Consoli feat. Marina Rei, Daniele Silvestri, BigMama e La Maschera. 2500 spettatori ai talk filosofici tenuti da ventitré accademici, giornalisti ed esperti in nuove tecnologie, tra cui Gino Castaldo, Umberto Curi, Domenico Iannacone, Pietro del Soldà, Antonio Gnoli, Nello Cristianini. Un totale di 24 eventi gratuiti a cui hanno assistito e partecipato attivamente soprattutto gli studenti dei licei campani (di Telese, Grottaminarda, Pompei, Acerra, Aversa, Pomigliano, Salerno, tra gli altri), i naturali destinatari di un progetto dalla formula assolutamente originale. Sono i numeri della prima edizione di Canta con Kant, che ha raggiunto l’obiettivo di far uscire la filosofia dall’accademia e, sui social media, 1 milione di persone.

Programmato e finanziato dalla Regione Campania (fondi Regione Campania e Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale) attraverso la Scabec e con la direzione artistica di Stefano Piccolo, il festival ha offerto al pubblico tanti spunti di riflessione attraverso i suoi talk filosofici. Dal mito di Achille con Matteo Nucci e Valentina Carnelutti, a quello di Paestum con Tiziana D’Angelo e Giuseppe Gaeta. Dalla violenza di genere con un’attivista come Carlotta Vagnoli, al ruolo degli emarginati in un mondo interconnesso visti con lo sguardo di Domenico Iannacone. E ancora le emozioni tra filosofia e letteratura con Pietro del Soldà e Ilaria Gaspari, l’intelligenza artificiale secondo Nello Cristianini, Adolfo Fattori e Alfredo Troiano, il corpo e le nuove tecnologie secondo Francesco Paolo Adorno. Il viaggio tra parole e musica di Gino Castaldo, la libertà raccontata da Emidio Spinelli, Clementina Cantillo e Massimiliano Valerii. Diventare maggiorenni spiegato da Umberto Curi, l’accademia degli scritti di Kant illustrata da Riccardo Pozzo, i segreti di un dialogo svelati da Antonio Gnoli. Gli incontri sono stati introdotti e moderati dai membri del comitato scientifico del festival, i professori Gennaro Carillo, Francesco Colace, Fabrizio Lomonaco, Annamaria Sapienza.

Gianni Simioli ha invece condotto un’Agorà con i protagonisti dei concerti serali, in cui Carmen Consoli, Marina Rei, Daniele Silvestri e BigMama hanno rivelato aneddoti, ricordi, riflessioni dando vita a spassose (e talvolta imbarazzanti) interazioni con il pubblico, ispirate dalla divertente campagna lanciata sui social media che ha unito le citazioni kantiane a quelle dei cantautori – “Agisci in modo da considerare l’umanità / confusa e felice” (Kant/Consoli); “Ognuno può ricercare la sua felicità / seduto sul ciglio di un vulcano”  (Kant/Silvestri).

E infine il teatro. Al dialogo tra musica e filosofia si è aggiunto quello teatrale, con gli spettacoli a cura di Rosario Diana e Rosalba Quindici (Paradiso Perduto di John Milton), di Cristiana Minasi e Giuseppe Carullo (Conferenza tragicheffimera), della Compagnia Putéca Celidònia (Dall’altra parte. 2+2=?). Grande successo anche del un laboratorio teatrale (14 ore suddivise in quattro giorni) a cura dell'associazione Ablativo e condotto da Fabio Pisano e Roberto Ingenito.

Coinvolte scuole provenienti da tutta la Campania, come il Liceo Scientifico “Ernesto Pascal” di Pompei. Protagonisti della prima giornata del festival, gli studenti della IV sez. A hanno assistito alla lectio sul mito di Achille con lo scrittore Matteo Nucci. «L’incontro mi ha fatto riflettere su quanto sia importante vivere il presente - racconta Claudia, studentessa 16enne -. So che ho ancora tanti anni davanti a me, ma allo stesso tempo mi rendo conto di quanto la vita sia fugace. Non possiamo permetterci di procrastinare i nostri sogni o di rimandare le cose che amiamo fare. Dobbiamo cogliere ogni opportunità e abbracciare ogni momento speciale che la vita ci offre.»

Sull'incontro sul mito di Paestum con Tiziana D'Angelo (direttrice del Parco Archeologico di Paestum e Velia) e Giuseppe Gaeta (direttore dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli) la studentessa Giovanna dice: «I siti archeologici e i miti elaborati nel corso dei secoli per me rappresentano un ponte immaginario che mi consente di collegarmi all'umanità di epoche trascorse. Attraverso rovine, sculture, oggetti antichi d'uso quotidiano mi immagino tra quelle persone vissute in epoche lontane, della cui vita riesco a percepire suoni, rumori, odori e colori».

Salerno ha risposto con entusiasmo, con eventi e concerti andati sold out e vissuti in un’atmosfera piacevole e rilassata, dove anche i bambini hanno potuto giocare e divertirsi. I giovani hanno abbracciato i temi filosofici con la forza di un testo teatrale e la leggerezza di una canzone pop, e i salernitani hanno riabbracciato uno spazio cittadino che funziona, e bene, come luogo di aggregazione e condivisione.

Canta con Kant. Dialoghi, suoni, visioni fa parte de “I giovani e la cultura musicale”, il progetto della Regione Campania che punta a sostenere la creatività giovanile anche attraverso le Filosofiadi, le “olimpiadi della filosofia” dedicate alle scuole superiori, e la pubblicazione – entro fine anno – del bando “La Regione Campania per i giovani” per supportare specifiche progettualità degli enti culturali campani.

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